Mule Variations: ritorno del poeta alle radici
Il ritorno del poeta errante nella terra delle radici Quando nel 1999 Tom Waits pubblica Mule Variations , il suo tredicesimo album in studio, il mondo musicale vive un momento di transizione complesso: il rock alternativo si sta dissolvendo in mille rivoli, l’hip hop conquista un ruolo centrale nella cultura popolare, il country tradizionale tenta di salvarsi dalla plastificazione del mainstream. In questo panorama incerto, Waits decide di tornare a ciò che conosce meglio, ovvero quella terra di confine dove convivono la tradizione rurale americana, i blues malconci da bar di periferia, le ballate notturne imbevute di malinconia e la poetica degli ultimi, degli emarginati, dei sognatori sconfitti. Mule Variations arriva a sei anni di distanza da Bone Machine , disco oscuro e spigoloso, che aveva mostrato un Waits sperimentale, quasi ossessivo nel voler spogliare la musica fino al midollo. Con il nuovo lavoro, invece, l’autore sembra ritrovare una forma di equilibrio più umano, più ...